2010

Best International Film Studies Book

Anton Kaes

Shell Shock Cinema

Weimar Culture and the Wounds of War

Princeton University Press, 2009

This work is the crowning achievement of Anton Kaes’ long-time interest for and deep research on Weimar cinema and culture. It offers a fresh perspective on those films and mediatic culture we believed to know in detail. At the same time with a theoretical and historiographic method, Kaes manages to marry two trends that nowadays often appear to have parted away. While Siegfried Kracauer related Weimar cinema to its aftermath in Nazism, Kaes moves in the opposite direction, evoking the foundational trauma of modernity, World War One, as a key influence on Weimar film fulture, therefore moving backwards, in order to open new, fascinating research areas and pathways.

Best International Film Studies Book

Raymond Bellour

Le corps du cinéma

hypnoses, émotions, animalités

POL, Paris 2009

Le Corps du cinéma: Hypnoses, émotions, animalités de Raymond Bellour constitue une somme sans équivalent sur l’expérience psychique et organique si particulière vécue par le spectateur de cinéma. Somme à tous égards : l’ouvrage résulte d’au moins deux décennies de réflexions conduites par l’auteur ; il multiplie avec  érudition  les pôles de référence disciplinaires permettant d’éclairer la complexité de cette expérience (psychanalyse, neurobiologie, philosophie, critique du cinéma) ; il prend en charge un corpus considérable, depuis le cinéma hollywoodien classique jusqu’aux développements contemporains du cinéma expérimental et de l’art vidéo, de façon décloisonnée et comparative. Sous la plume élégante, inventive  et toujours limpide de Raymond Bellour, se déploient sous nos yeux la nécessité, la prodigalité et  les logiques des affects nés de l’image.

Best Italian Film Studies Book

Monica Dall’Asta

Trame spezzate

Archeologia del film seriale

Le Mani, Recco-Genova 2009

Il volume costituisce l’esito di un lungo percorso di ricerca sulla rilevanza strategica delle forme seriali all’interno dell’industria cinematografica dei primi decenni del 900. L’opera si segnala per l’accuratezza storiografica e il rigore metodologico con cui propone una mappa dell’immaginario seriale di matrice popolare, riuscendo così a leggere il fondamentale ruolo di aggregazione e trasformazione del cinema sullo sfondo di una rete complessa di dinamiche transmediali e transnazionali.

Best Professional Film Studies Book

Attilio Betrolucci

Riflessi da un paradiso

Scritti sul cinema

Moretti & Vitali, 2009

Il volume curato da Gabriella Palli Baroni per l’editore Moretti & Vitali raccoglie e documenta per la prima volta una corposa e significativa testimonianza degli scritti sul cinema del poeta e intellettuale Attilio Bertolucci. Dalla raccolta emerge il ritratto di uno spettatore appassionato, competente, lucido, e si ricava una lezione sull’esercizio dell’attività critica che può ancora oggi costituire un punto di riferimento esemplare.

Best Italian Translation

James Naremore

Su Kubrick

Kaplan, Torino 2009

La traduzione rende disponibile ai lettori italiani un contributo originale, in cui la passione per l’oggetto trova il suo miglior compimento in un rigore metodologico e in una chiarezza espositiva caratteristiche dell’autore. Si rende così accessibile al pubblico italiano un’opera preziosa, utile a lettori e studiosi più diversi, e capace di rileggere il percorso kubrickiano all’interno di un paradigma teorico e analitico sviluppato con particolare acutezza.